Capire il Wi-Fi: un viaggio invisibile nella tecnologia senza fili!

Sembra magia: basta accendere il computer o lo smartphone e – puff! – siamo online, pronti a navigare su internet, chattare con amici a chilometri di distanza o guardare un film in streaming. Ma come fa il segnale a viaggiare nell’aria e raggiungerci? Questo è il lavoro del sempre più onnipresente Wi-Fi, che sta per “Wireless Fidelity”.

Il Wi-Fi è basato sugli standard definiti dall’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), in particolare lo standard 802.11. Pensaci come a un insieme di regole che tutti i dispositivi devono seguire per comunicare tra loro senza fili. C’è un po’ di famiglia qui: dai primi standard (come l’802.11a e l’802.11b) ai più recenti (come l’802.11ac e l’802.11ax), ci sono molte “varianti” che influenzano cose come la velocità e la portata del segnale Wi-Fi.

Ma come funziona tecnicamente? Innanzitutto, il Wi-Fi utilizza onde radio – la stessa roba di cui sono fatti segnali per la radio, i segnali per la TV e il segnale per il cellulare. Solo che il Wi-Fi lavora a frequenze più elevate: 2.4 GHz o 5 GHz, che gli permettono di trasportare grandi quantità di dati molto rapidamente, ma hanno una portata più corta e sono più facili da bloccare da muri e altri ostacoli.

Il tuo router Wi-Fi (quella scatolina che spesso si trova in un angolo dell’abitazione) è come una stazione radio miniaturizzata: invia e riceve i segnali dalle tue apparecchiature. Ogni dispositivo che vuoi collegare al Wi-Fi, come il tuo smartphone, ha un suo ricevitore interno. Quando vuoi, per esempio, caricare una pagina web sul tuo telefono, ecco cosa succede:

1. Il tuo telefono invia una richiesta al router tramite onde radio.

2. Il router riceve la richiesta e la inoltra a Internet tramite la connessione cablata che ha (di solito una linea DSL, fibra ottica, o via cavo).

3. Internet risponde e invia i dati richiesti di nuovo al router.

4. Il router riceve questi dati e li re-invia al tuo smartphone ancora con onde radio.

Questo scambio avviene così rapidamente che quasi non ti accorgi del processo che sta avvenendo.

Per mantenere le comunicazioni sicure, le connessioni Wi-Fi di solito utilizzano forme di protezione come WEP, WPA, o WPA2 (e ora WPA3, l’ultimo arrivato), che sono sostanzialmente dei metodi per criptare le informazioni inviate tra il tuo dispositivo e il router, in modo che anche se qualcuno “catturasse” il segnale, non sarebbe in grado di interpretarne il contenuto.

Il Wi-Fi è dunque non solo una questione di convenienza ma anche di complessa ingegneria che lavora per rendere la nostra esperienza online il più fluida e sicura possibile. Ora, ogni volta che il tuo dispositivo si collega automaticamente a quella rete senza fili, saprai esattamente quale viaggio sta facendo l’informazione per arrivare fin lì.

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