rilevatore di fumo come funziona

Come Funziona un Rilevatore di Fumo

Oh, il rilevatore di fumo! Uno strumento così semplice eppure così vitale per la nostra sicurezza. Immaginate se fosse esistito ai tempi di Nerone… il Grande incendio di Roma sarebbe stato evitato. Le invenzioni vengono concepite per necessità storica. Ma come funziona esattamente questo aggeggio che ci tiene al sicuro dalle fiamme? Come sempre, iniziamo da curiosi aneddoti storici, per poi spiegare in maniera semplice i suoi meccanismi interni.

L’ingegnere Francis Robbins Upton

Partiamo dall’inizio: il primo rilevatore di fumo fu brevettato nel 1890 da un ingegnere statunitense di nome Francis Robbins Upton. Upton era un professore di fisica alla Stevens Institute of Technology di Hoboken, nel New Jersey, e ha lavorato a stretto contatto con l’ingegnere elettrico Thomas Edison per sviluppare il primo rilevatore di fumo commercialmente disponibile. Prima di questa invenzione, le uniche opzioni per rilevare un incendio erano il fumo stesso, il calore o l’odore, qualcosa in sostanza che sollecitava i nostri sensi. Tuttavia, questi metodi ‘umani’ spesso fallivano, soprattutto se il fuoco era ancora agli inizi o se si trovava in una zona non visibile o non accessibile. Dopotutto, i nostri sensi sono piuttosto limitati. Upton ha quindi contribuito al primo rilevatore di fumo a ionizzazione, che è ancora in uso oggi. Il rilevatore di fumo a ionizzazione è stato il primo sistema di rilevamento degli incendi a diventare ampiamente disponibile per il pubblico e ha rappresentato un enorme passo avanti nella sicurezza degli edifici.

Dobbiamo perciò la vita all’ingegnere Upton. Senza la sua inventiva gli incendi sarebbero più diffusi. Ecco, qui c’è una lezione importante da trarre: dove i nostri sensi falliscono, ci viene in aiuto la tecnologia.

 

I meccanismi del rilevatore di fumo

Ma come funziona questo aggeggio salvavita? (Un giorno magari spiegheremo come funziona il salvavita del contatore elettrico). Innanzitutto, il rilevatore di fumo ha una piccola camera chiamata camera di ionizzazione. All’interno di questa camera ci sono due elettrodi e una fonte di radiazioni alpha. Quando il fumo entra nella camera, le particelle di fumo vengono ionizzate dalle radiazioni alpha, creando così una corrente di ioni.

Postilla sulla ionizzazione: La ionizzazione è il processo che crea ioni, che sono particelle cariche elettricamente. Quando un atomo viene ionizzato, significa che perde uno o più elettroni dalla sua orbita. Se perde un elettrone, l’atomo diventa una particella carica positivamente, che viene chiamata ione positivo.

Questa corrente viene misurata da un circuito elettrico, che è in grado di rilevare anche le più piccole variazioni. Se la corrente raggiunge un livello prestabilito, il circuito invia un segnale al suono d’allarme, avvertendo così tutti della presenza di un incendio. Perciò, come possiamo notare, le particelle del fumo vengono caricate elettricamente per essere individuate dal circuito elettrico del rilevatore, in modo tale da fare scattare l’allarme e salvare vite. Il fumo in sé non può mettere in funzione l’allarme.

Di solito, i rilevatori di fumo hanno una forma circolare od ovale, con un diametro di circa 10-15 cm e uno spessore di circa 3-5 cm. Sono realizzati in plastica o metallo, e possono avere una finitura bianca, grigia o argentata. Ricordano i robot aspirapolvere che si muovono lungo il pavimento di casa. Sulla parte frontale del rilevatore di fumo, ci sono solitamente uno o più LED di segnalazione, che indicano lo stato di funzionamento del dispositivo (ad esempio, se è attivo o disattivo, se è in allarme o se ha una batteria scarica). Ci sono anche uno o più pulsanti di test e di disattivazione, che servono rispettivamente per verificare il funzionamento del rilevatore di fumo e per disattivare l’allarme in caso di falsi allarmi. Rilevatori di fumo meno sofisticati potrebbero dare falsi allarmi, il che si traduce in inutili preoccupazioni e perdite di tempo.

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Caratteristiche del rilevatore moderno

Semplice, vero? Ma aspetta, c’è di più! Oltre a rilevare il fumo, il rilevatore di fumo moderno è spesso dotato di un sensore di temperatura, che è in grado di rilevare anche il calore. In questo modo, il rilevatore può inviare un allarme non solo in caso di incendi, ma anche in caso di surriscaldamento anomalo, come ad esempio un corto circuito.

Inoltre, alcuni rilevatori di fumo hanno anche un sensore di anidride carbonica, che è in grado di rilevare la presenza di monossido di carbonio, un gas tossico e inodore spesso presente in caso di incendi. Il monossido di carbonio (CO) è un gas tossico che può causare gravi danni alla salute umana se inalato a lungo.

Ecco altre specialità dei rilevatori di fumo più recenti:

Rilevamento fotoelettrico: utilizza una sorgente di luce e una fotocellula per rilevare la presenza di fumo nell’aria.

Rilevamento a doppia tecnologia: combina entrambi i tipi di rilevamento, fotoelettrico e a ionizzazione, per aumentare la sensibilità e la precisione.

Connessione wireless: permette di ricevere notifiche anche quando si è lontani da casa, utilizzando un’app o un sistema di allarme intelligente.

Funzione di test automatico: permette di verificare regolarmente il funzionamento del rilevatore di fumo senza doverlo disattivare o rimuovere.

Indicatore di batteria scarica: avvisa quando la batteria del rilevatore di fumo è in esaurimento e necessita di essere sostituita. Non vogliamo che un incendio si propaghi proprio quando è scarico, vero?

Design resistente ai falsi allarmi: alcuni rilevatori di fumo sono progettati per ridurre al minimo i falsi allarmi causati da polvere, umidità o cambiamenti di temperatura.

Certificazione EN: infine molti rilevatori di fumo sono certificati secondo gli standard EN, che garantiscono che soddisfino i requisiti di qualità e sicurezza.

 

Il rilevatore di fumo smart

La classe smart è quella che sta prendendo sempre più piede. La caratteristica principale è la possibilità di monitorare il rilevatore attraverso lo smartphone, ovunque tu sia. Consistono in rilevatori fotoelettrici (ottici) di fumo, che fortificano la sicurezza della propria abitazione. Il rilevatore intelligente invia notifiche in tempo reale sull’app dello smartphone, così si può intervenire anche quando si è fuori casa, una caratteristica senza dubbio utilissima. La batteria dei più avanzati dura all’incirca 10 anni, dunque non ha necessità di essere cambiata, semplicemente si sostituisce il prodotto con un altro. Può essere integrato con altri dispositivi smart come termostati, serrature e videocamere. L’automazione della casa è una realtà sempre più solida. Fino a 40 anni fa poteva sembrare fantascienza e invece adesso è una parte scontata del quotidiano. Addirittura alcuni rilevatori di fumo smart possono eseguire la diagnostica dei problemi proprio come un computer e inviare notifiche di manutenzione preventiva per garantire che il dispositivo funzioni correttamente.

 

Dove installare un rilevatore di fumo

In generale, è importante installare i rilevatori di fumo in ogni stanza della propria casa, in particolare vicino alle camere da letto. Inoltre, è consigliabile installare i rilevatori di fumo almeno a un metro di distanza dalle cucine o dalle fonti di calore come i termosifoni, in modo che il calore generato da queste fonti non interferisca con il funzionamento del rilevatore di fumo, anche se quelli più smart riescono a distinguere il fumo dal calore generato da un termosifone.

Ecco alcune altre cose da considerare quando si installa un rilevatore di fumo:

  • Assicuratevi che ci sia un rilevatore di fumo in ogni piano della vostra casa, incluso il piano terra e il piano superiore.
  • Installate i rilevatori di fumo nei corridoi o nei punti di passaggio comuni, in modo che possano essere facilmente uditi da tutte le stanze della casa.
  • Se possedete una casa a più piani, assicuratevi di installare i rilevatori di fumo sia nei corridoi che nelle camere da letto.
  • Se invece vivete in un appartamento, assicuratevi di installare un rilevatore di fumo sia all’interno che all’esterno della vostra unità abitativa. In ogni caso è bene chiedere all’amministratore condominiale.

Conclusione

Nei confronti del fuoco proviamo dei sentimenti contrastanti: da un lato è il simbolo della passione, della determinazione, l’immagine primitiva dei Sapiens che si riunivano intorno a un falò. Dall’altro lato, gli incendi ci hanno sempre fatto tamburellare il cuore nel petto. Francis Robbins Upton lo sapeva bene, per questo motivo concepì il primo rilevatore di fumo, per evitare che torreggianti fiamme minacciassero la nostra esistenza.

Ecco, adesso sapete come funziona un rilevatore di fumo! Non è poi così complicato, vero? Ma ricordate: questo strumento è vitale per la vostra sicurezza, quindi assicuratevi di tenerlo sempre in buone condizioni.

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